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23 LUGLIO 2015 – 8:10 A.M.   APPELLO DI GESU’ SACRAMENTATO AL SUO POPOLO FEDELE Pace a voi, figli Miei.   Si avvicinano i giorni...

giovedì 26 novembre 2015

ACQUA POTABILE DURANTE LE EMERGENZE


Metodi di trattamento e di potabilizzazione in situazioni di emergenza

1 Far bollire l'acqua per 10 minuti, lasciar sedimentare e usare l'acqua 'chiara' (rimuove batteri, virus e alcuni altri composti, come metalli pesanti  e almeno parte della radioattività). Serve un fornello e una pentola adatta al fornello.

2 Non potendo bollire, per disinfettare usate ipoclorito di sodio (candeggina o amuchina) o soluzioni a base di iodio (caso potete correggere il sapore aggiungendo vitamina C effervescente). Lo iodio ha il vantaggio di saturare la tiroide, impedendo l'assimilazione di iodio radioattivo in caso di contaminazione nucleare.

Notate che la disinfezione rimuove solo virus e batteri (e forse non tutti), ma non rimuove eventuali metalli ecc.

Riassumendo:
Fate scorta di acqua potabile in recipienti ben chiusi (ad esempio comprate bottiglie di acqua minerale, durano diversi anni).
In caso di emergenza disinfettate col mezzo che avete predisposto o meglio fate bollire l'acqua.
Se avete fretta, dimezzate il tempo di contatto raddoppiando la dose di disinfettante.

Se non avete alternative c'è un'altra soluzione: immergete una Medaglia Miracolosa (di metallo o anche di carta!) nel bicchiere d'acqua per essere sicuri che non vi danneggi, potete anche usare una goccia di questa acqua sul cibo per purificarlo. La Medaglia Miracolosa, infatti, porta sia la Croce che i due Cuori di Gesù e Maria.


La Medaglia Miracolosa (a colori). Stampatela per le emergenze!


Approfondimenti
 
Mezzi fisici:

1. Bollitura. La bollitura dell’acqua per 10 minuti permette di distruggere la maggior parte dei batteri o dei virus. (ndr Si beve l'acqua buttando via il sedimento, che potrebbe contenere anche metalli pesanti o radiattivi)

2. sedimentazione e coagulazione (con idrossido di calcio (calce) o di sodio (soda)) , permettono di ottenere delle acque limpide ma non potabili, per cui si deve poi procedere alla disinfezione.

 3. Filtrazione. Permette di eliminare la maggior parte dei batteri (però è prudente fare bollire l’acqua  prima di berla). Di solito i filtri funzionano con l'energia elettrica.

Mezzi chimici:

1. Permanganato di potassio (compresse Lambert): è un sistema di emergenza che si applica alle acque torbide. Si utilizza una compressa ogni litro di acqua lasciandola agire per 5 minuti.
 

2. Iodio: anche questo è un procedimento di urgenza, da applicare ad acque limpide, ma non può essere utilizzato in recipienti di metallo. Si diluiscono 10 mg di Iodio /litro acqua (o 10 gocce di tintura di Iodio) e si lascia riposare per 15 minuti.

3. Clorazione (con ipoclorito di sodio): questo è il metodo di disinfezione di elezione per i campi profughi.
Il composto di elezione è l’ipoclorito di sodio, che si trova in commercio in soluzioni acquose che prendono nomi diversi a seconda della concentrazione (ad es. la varechina o candeggina è soluzione di ipoclorito di sodio fino al 5%, l’amuchina è la soluzione al 1,5%).

4. Altri composti 
Come alternativa al trattamento con iodio, possono essere usate, in certi casi, pastiglie agli ioni d'argento o al diossido di cloro. Se ne trovano in commercio con i nomi di Micropur Forte, Aquamira, Pristine. Lo svantaggio principale è dato dai tempi richiesti (di solito, da 30 minuti a 4 ore, a seconda della formula usata). Un altro problema che può verificarsi è dato dal depositarsi e dall'accumularsi di composti dell'argento in diversi tessuti corporei, il che può portare alla cosiddetta argiria, che porta ad una permanente pigmentazione grigio-bluastra della pelle, degli occhi, e delle membrane mucose. (ndr il sangue blu degli aristocratici di altri tempi, che però difende anche dalle infezioni)

Tipi di ipoclorito di sodio disponibile sul mercato:  fonte (protezione civile)
 
· Soluzione all’1% (Amuchina, costosa e poco durevole: ve la sconsiglio)
· Soluzione al 5% (Normali candeggine non profumate, quelle per il bucato)
· Soluzione al 15% (Ipoclorito commerciale)

Se usate la candeggina al 5% vi servono : 10 ml per 1 mc (=1000 litri) di acqua per 30 minuti di contatto. Ovvero 0,1 ml ogni 10 litri. (Se usate una dose maggiore potete ridurre i tempi di contatto)

Nel caso in cui non ci fosse alternativa all'uso alimentare dell'acqua con un alto livello di cloro, è possibile ridurlo entro limiti accettabili utilizzando alcuni accorgimenti:

1.- se si utilizza per cucinare, il cloro viene disattivato dal calore trasformandosi in sale da cucina. Per dissetarsi, è quindi sufficiente far bollire l'acqua e berla sotto forma di bevanda calda: tè o caffè.

2.- Se non esiste la possibilità di farla bollire, è sufficiente esporla per un paio d'ore alla luce diretta del sole in una bottiglia trasparente (quelle di plastica dell'acqua minerale o simili).


Iodio

Lo iodio è in grado di uccidere molti (ma non tutti) gli agenti patogeni più comuni, presenti nelle sorgenti d'acqua naturali. Esso costituisce una soluzione imperfetta, ma pratica, per la disinfezione di acqua potabile.In genere, lo si scioglie in acqua in forma di cristalli o di pastiglie, contenenti idroperioduro di tetraglicina; ogni pastiglia rilascia 8 mg di iodio.
Sono in commercio kit per la disinfezione dell'acqua che contengono due pastiglie: una con lo iodio, appunto, da utilizzare per la disinfezione, ed una che rilascia vitamina C (acido ascorbico) e che permette di rimuovere il sapore di iodio dall'acqua. L'acido ascorbico, infatti, porta alla precipitazione di buona parte dello iodio disciolto in soluzione. Per questo motivo, esso va aggiunto solo dopo che è stato dato allo iodio tempo sufficiente per agire. Questo intervallo di tempo è di 30 minuti, se si tratta di acqua relativamente pura e a temperatura ambiente, ma molto di più in caso di acqua fredda o torbida.
Un altro effetto del trattamento dell'acqua con iodio è che un essere umano assorbe dall'acqua trattata solo il 2% dello iodio radioattivo che altrimenti assorbirebbe; questo può essere un fattore POSITVO da prendere in considerazione in caso di sopravvivenza da un evento nucleare.
L'acqua trattata con questo sistema non è adatta per le persone allergiche allo iodio.
Altre fonti di iodio sono:
tintura di iodio al 2%                                      8 gocce per litro
Lugols solution (la usano per gli acquari)       4 gocce per litro
Betadine (iodopovidone)  *                             4 gocce per litro

Tempo di contatto = 30 minuti (60 se l'acqua è torbida)  
Questo è il tempo di attesa fra l'aggiunta delle gocce di iodio e la fine della disinfezione (in realtà il tempo dipende anche dalla temperatura, più l'acqua è fredda più bisogna aspettare)

 *******************

* Questo disinfettante che si compera in tutte le farmacie, in pratica è Iodio diluito (Iodopovidone).
Si può usare per disinfettare ferite e abrasioni, diluito per lavande disinfettanti (tipo lavare le ferite per togliere lo sporco), e per potabilizzare l'acqua.
- 4 gocce in un litro di acqua filtrata (chiara, senza evidenti impurità) per 30 minuti
- 8 gocce per un litro di acqua torbida per un'ora


In rete ci sono un sacco di siti affidabili, tipo siti di organizzazioni mediche, che riportano l'efficacia del betadine come potabilizzante. Dicono sia sicuro se usato per non oltre 6 mesi consecutivi.

NOTA: il modo più sicuro resta comunque la bollitura, in quanto lo Iodio non uccide un tipo di spora (che però si trova solo in centro Africa)


http://www.casaleinforma.it/pcivile/scarica/a10disinfettanti.pdf

Quaderno di disinfezione

http://www.high-altitude-medicine.com/water.html

Iodine is available in numerous forms. A simplified table is presented below; for more complete information refer to (Backer 1995).
 

Preparazioni a base di iodio       

Preparation
Iodio        
Quantità/Litro
Iodine Topical Solution
2%
8 gocce       
Tintura di iodio
2%
8 gocce       
Lugol's Solution
5%
4 gocce        
Iodo-Povidone (Betadine®)
10%
4 gocce       
Tetraglycine hydroperiodide
(Globaline®, Potable Aqua®, EDWGT®)
8 mg
1 tavoletta        



Tempo di contatto per la disinfezione        

WATER CLARITYWATER TEMPERATURE
5 °C15 °C
Clear
30 min
15 min
Cloudy
60 min
30 min
 
NOTES:
 
-
final drinking concentrations calculated at 8 mg iodine/liter
 
-
measure with a tuberculin syringe or dropper: 1 drop = 0.05 ml
 
-
In general, if you are in a hurry double the chemical dose and halve the contact time; if you want better flavor halve the dose and double the contact time.
 
-
If you believe the water may be heavily contaminated, double the chemical dose or double the contact time.
 
-
Iodine Topical Solution and Iodine Tincture also contain 2.4% sodium iodide, Lugol's Solution also contains 10% potassium iodide, increasing the dose of iodine ingested.
 
-
Povidone is a non-toxic polymer that binds the iodine and allows higher concentrations in a water-based solution. This complex system provides a sustained-release reservoir of free iodine, and makes calculation of the "strength" of the solution difficult.
 
-
A system comprising iodine crystals in plain water is available, and works well. It lasts an extremely long time. I have not shown it here because the amount of iodine dissolved in the water is highly temperature-dependent, and this is problematic in the universally cold environment of the Himalaya.
 
-
Addition of a small amount of vitamin C (50 mg) to your water after the contact time with the iodine will render the water nearly flavorless!




 

martedì 24 novembre 2015

VADEMECUM PROTEZIONE CIVILE PER LA FAMIGLIA

VADEMECUM DELLA PROTEZIONE CIVILE


SCARICA : http://www.protezionecivile.gov.it/vademecum_pc_ita.pdf

Contact Center: http://www.protezionecivile.gov.it/contact_center.wp













lunedì 16 novembre 2015

IL VULCANO DI NAPOLI

Il vulcanologo Giuseppe Mastrolorenzo, dell'Osservatorio Vesuviano, ha lanciato l’allarme più di una volta: “Siamo su una bomba ad orologeria”. Da un lato c'è il Vesuvio, dall'altro ci sono i Campi FlegreiGli abitanti della zona coinvolta potrebbero essere 3 milioni!

Quella dei Campi Flegrei è la struttura vulcanica più pericolosa d'Europa, capace di eruzioni molto violente ma per fortuna rare. Negli ultimi 10 anni il suolo si è sollevato di quasi 30 centimetri, tanto che nel 2012, il Dipartimento della Protezione Civile ha innalzato dal verde (quiescenza) al giallo (attenzione) il livello di allerta dei Campi Flegrei. «La previsione delle eruzioni vulcaniche nelle caldere come quella di Campi Flegrei presenta difficoltà maggiore rispetto ad altri vulcani. Una situazione simile si ha a Yellowstone, negli Stati Uniti.
L'ultima eruzione dei Campi Flegrei è avvenuta nel 1538 (Monte Nuovo) . Ma l'intera città di Napoli è costruita sul tufo giallo, proveniente dall'eruzione che si stima avvenuta 15 mila anni fa. Infatti, a causa dei venti prevalenti da ovest, una eruzione piroclastica dei Campi Flegrei riverserebbe ceneri e lapilli sulla città di Napoli.
In realtà sotto l'intero vulcano campano (cioè Vesuvio e Campi Flegrei) sembra esserci una unica camera magmatica a circa 8 - 10 km di profondità, e altre camere minori a circa 2 km di profondità.
Attualmente i fenomeni consistono in fumarole, bradisismi (innalzamento del terreno, causato dalla spinta del magma sottostante) e sciami sismici. I segnali di una risalita del magma sono: sciami sismici, frane, risalita di acqua calda (idrotermale) nei pozzi della zona.
Non c'è alcun dubbio che una nuova eruzione avverrà. Il problema è dove, quando, e soprattutto quanti giorni (o anche poche ore) di preavviso ci darà.

A marzo del 2015 la Regione Campania ha ridefinito la zona gialla di rischio del Vesuvio, includendo alcuni comuni della provincia di Salerno, Avellino e Benevento. Questa zona comprende le aree potenzialmente esposte ai materiali di ricaduta (ceneri e lapilli) entro poche ore o pochi giorni dall'eruzione. 
Qui la mappa del piano di emergenza che delimita la zona gialla, con accumulo superiore ai 30 cm di cenere.
Zona gialla e zona rossa Vesuvio
Attenzione, l'ipotesi fatta è che si verifichi l'eruzione del Vesuvio con il vento che soffia da ovest, come prevalentemente avviene).
E se invece eruttano i Campi Flegrei?
Zona gialla e zona rossa Campi Flegrei

Per approfondire
www.vesuviolive.it/campi-flegrei-mastrolorenzo
www.losservatorio-vesuviano-ecco-la-verita
Intervista al dott. Mastrolorenzo
Sito dell'Osservatorio Vesuviano: www.ov.ingv.it/ov/

Avete già fatto la consacrazione al Cuore Immacolato di Maria?   QUI