Metodi di trattamento e di potabilizzazione in situazioni di emergenza
1 Far bollire l'acqua per 10 minuti, lasciar sedimentare e usare l'acqua 'chiara' (rimuove batteri, virus e alcuni altri composti, come metalli pesanti e almeno parte della radioattività). Serve un fornello e una pentola adatta al fornello.
2 Non potendo bollire, per disinfettare usate ipoclorito di sodio (candeggina o amuchina) o soluzioni a base di iodio (caso potete correggere il sapore aggiungendo vitamina C effervescente). Lo iodio ha il vantaggio di saturare la tiroide, impedendo l'assimilazione di iodio radioattivo in caso di contaminazione nucleare.
Notate che la disinfezione rimuove solo virus e batteri (e forse non tutti), ma non rimuove eventuali metalli ecc.
Riassumendo:
Fate scorta di acqua potabile in recipienti ben chiusi (ad esempio comprate bottiglie di acqua minerale, durano diversi anni).
In caso di emergenza disinfettate col mezzo che avete predisposto o meglio fate bollire l'acqua.
Se avete fretta, dimezzate il tempo di contatto raddoppiando la dose di disinfettante.
Se non avete alternative c'è un'altra soluzione: immergete una Medaglia Miracolosa (di metallo o anche di carta!) nel bicchiere d'acqua per essere sicuri che non vi danneggi, potete anche usare una goccia di questa acqua sul cibo per purificarlo. La Medaglia Miracolosa, infatti, porta sia la Croce che i due Cuori di Gesù e Maria.
Approfondimenti
1 Far bollire l'acqua per 10 minuti, lasciar sedimentare e usare l'acqua 'chiara' (rimuove batteri, virus e alcuni altri composti, come metalli pesanti e almeno parte della radioattività). Serve un fornello e una pentola adatta al fornello.
2 Non potendo bollire, per disinfettare usate ipoclorito di sodio (candeggina o amuchina) o soluzioni a base di iodio (caso potete correggere il sapore aggiungendo vitamina C effervescente). Lo iodio ha il vantaggio di saturare la tiroide, impedendo l'assimilazione di iodio radioattivo in caso di contaminazione nucleare.
Notate che la disinfezione rimuove solo virus e batteri (e forse non tutti), ma non rimuove eventuali metalli ecc.
Riassumendo:
Fate scorta di acqua potabile in recipienti ben chiusi (ad esempio comprate bottiglie di acqua minerale, durano diversi anni).
In caso di emergenza disinfettate col mezzo che avete predisposto o meglio fate bollire l'acqua.
Se avete fretta, dimezzate il tempo di contatto raddoppiando la dose di disinfettante.
Se non avete alternative c'è un'altra soluzione: immergete una Medaglia Miracolosa (di metallo o anche di carta!) nel bicchiere d'acqua per essere sicuri che non vi danneggi, potete anche usare una goccia di questa acqua sul cibo per purificarlo. La Medaglia Miracolosa, infatti, porta sia la Croce che i due Cuori di Gesù e Maria.
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Approfondimenti
Mezzi fisici:
1. Bollitura. La bollitura dell’acqua per 10 minuti permette di distruggere la maggior parte dei batteri o dei virus. (ndr Si beve l'acqua buttando via il sedimento, che potrebbe contenere anche metalli pesanti o radiattivi)
2. sedimentazione e coagulazione (con idrossido di calcio (calce) o di sodio (soda)) , permettono di ottenere delle acque limpide ma non potabili, per cui si deve poi procedere alla disinfezione.
3. Filtrazione. Permette di eliminare la maggior parte dei batteri (però è prudente fare bollire l’acqua prima di berla). Di solito i filtri funzionano con l'energia elettrica.
3. Filtrazione. Permette di eliminare la maggior parte dei batteri (però è prudente fare bollire l’acqua prima di berla). Di solito i filtri funzionano con l'energia elettrica.
Mezzi chimici:
1. Permanganato di potassio (compresse Lambert): è un sistema di emergenza che si applica alle acque torbide. Si utilizza una compressa ogni litro di acqua lasciandola agire per 5 minuti.
2. Iodio: anche questo è un procedimento di urgenza, da applicare ad acque limpide, ma non può essere utilizzato in recipienti di metallo. Si diluiscono 10 mg di Iodio /litro acqua (o 10 gocce di tintura di Iodio) e si lascia riposare per 15 minuti.
3. Clorazione (con ipoclorito di sodio): questo è il metodo di disinfezione di elezione per i campi profughi. Il composto di elezione è l’ipoclorito di sodio, che si trova in commercio in soluzioni acquose che prendono nomi diversi a seconda della concentrazione (ad es. la varechina o candeggina è soluzione di ipoclorito di sodio fino al 5%, l’amuchina è la soluzione al 1,5%).
4. Altri composti
Come alternativa al trattamento con iodio, possono essere usate, in certi casi, pastiglie agli ioni d'argento o al diossido di cloro. Se ne trovano in commercio con i nomi di Micropur Forte, Aquamira, Pristine. Lo svantaggio principale è dato dai tempi richiesti (di solito, da 30 minuti a 4 ore, a seconda della formula usata). Un altro problema che può verificarsi è dato dal depositarsi e dall'accumularsi di composti dell'argento in diversi tessuti corporei, il che può portare alla cosiddetta argiria, che porta ad una permanente pigmentazione grigio-bluastra della pelle, degli occhi, e delle membrane mucose. (ndr il sangue blu degli aristocratici di altri tempi, che però difende anche dalle infezioni)
Tipi di ipoclorito di sodio disponibile sul mercato: fonte (protezione civile)
· Soluzione all’1% (Amuchina, costosa e poco durevole: ve la sconsiglio)
· Soluzione al 5% (Normali candeggine non profumate, quelle per il bucato)· Soluzione al 15% (Ipoclorito commerciale)
Se usate la candeggina al 5% vi servono : 10 ml per 1 mc (=1000 litri) di acqua per 30 minuti di contatto. Ovvero 0,1 ml ogni 10 litri. (Se usate una dose maggiore potete ridurre i tempi di contatto)
Nel caso in cui non ci fosse alternativa all'uso alimentare dell'acqua con un alto livello di cloro, è possibile ridurlo entro limiti accettabili utilizzando alcuni accorgimenti:
1.- se si utilizza per cucinare, il cloro viene disattivato dal calore trasformandosi in sale da cucina. Per dissetarsi, è quindi sufficiente far bollire l'acqua e berla sotto forma di bevanda calda: tè o caffè.
2.- Se non esiste la possibilità di farla bollire, è sufficiente esporla per un paio d'ore alla luce diretta del sole in una bottiglia trasparente (quelle di plastica dell'acqua minerale o simili).
Iodio
Lo iodio è in grado di uccidere molti (ma non tutti) gli agenti patogeni più comuni, presenti nelle sorgenti d'acqua naturali. Esso costituisce una soluzione imperfetta, ma pratica, per la disinfezione di acqua potabile.In genere, lo si scioglie in acqua in forma di cristalli o di pastiglie, contenenti idroperioduro di tetraglicina; ogni pastiglia rilascia 8 mg di iodio.Sono in commercio kit per la disinfezione dell'acqua che contengono due pastiglie: una con lo iodio, appunto, da utilizzare per la disinfezione, ed una che rilascia vitamina C (acido ascorbico) e che permette di rimuovere il sapore di iodio dall'acqua. L'acido ascorbico, infatti, porta alla precipitazione di buona parte dello iodio disciolto in soluzione. Per questo motivo, esso va aggiunto solo dopo che è stato dato allo iodio tempo sufficiente per agire. Questo intervallo di tempo è di 30 minuti, se si tratta di acqua relativamente pura e a temperatura ambiente, ma molto di più in caso di acqua fredda o torbida.
Un altro effetto del trattamento dell'acqua con iodio è che un essere umano assorbe dall'acqua trattata solo il 2% dello iodio radioattivo che altrimenti assorbirebbe; questo può essere un fattore POSITVO da prendere in considerazione in caso di sopravvivenza da un evento nucleare.
L'acqua trattata con questo sistema non è adatta per le persone allergiche allo iodio.
Altre fonti di iodio sono:
tintura di iodio al 2% 8 gocce per litro
Lugols solution (la usano per gli acquari) 4 gocce per litro
Betadine (iodopovidone) * 4 gocce per litro
Tempo di contatto = 30 minuti (60 se l'acqua è torbida)
Questo è il tempo di attesa fra l'aggiunta delle gocce di iodio e la fine della disinfezione (in realtà il tempo dipende anche dalla temperatura, più l'acqua è fredda più bisogna aspettare)
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* Questo disinfettante che si compera in tutte le farmacie, in pratica è Iodio diluito (Iodopovidone).Si può usare per disinfettare ferite e abrasioni, diluito per lavande disinfettanti (tipo lavare le ferite per togliere lo sporco), e per potabilizzare l'acqua.
- 4 gocce in un litro di acqua filtrata (chiara, senza evidenti impurità) per 30 minuti
- 8 gocce per un litro di acqua torbida per un'ora
In rete ci sono un sacco di siti affidabili, tipo siti di organizzazioni mediche, che riportano l'efficacia del betadine come potabilizzante. Dicono sia sicuro se usato per non oltre 6 mesi consecutivi.
NOTA: il modo più sicuro resta comunque la bollitura, in quanto lo Iodio non uccide un tipo di spora (che però si trova solo in centro Africa)
http://www.casaleinforma.it/pcivile/scarica/a10disinfettanti.pdf
Quaderno di disinfezione
http://www.high-altitude-medicine.com/water.html
Iodine is available in numerous forms. A simplified table is presented below; for more complete information refer to (Backer 1995). | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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